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Alburnus alburnus alborella De Filippi
Nome dialettale (Trentino): aoleta, zentilot
Ordine: CIPRINIFORMI
Famiglia: CIPRINIDI
Osservabilità: facile durante tutte le stagioni
Descrizione: pesce di taglia piccola dalla forma corporea allungata e stretta; testa piccola, occhi grandi e bocca minuta rivolta verso l'alto; le scaglie, che lungo la linea laterale si contano in numero di 42-52, sono ricche di sostanze rifrangenti, che rendono la livrea vivamente argentata; il dorso appare di colore grigio-verde; le pin- ne sono fragili e minute, completamente incolori
Taglia massima: lunghezza 16 cm, peso 10 g
Habitat tipico: grandi laghi di fondovalle, laghi collinari e di media montagna, stagni, fiumi pedemontani, risorgive, fiumi di pianura
Abitudini diurne o notturne: diurno
Ambiente preferenziale: in prossimità della superficie
Comportamento: si muove nutrendosi in superficie in grandi o grandissimi branchi, creando spesso una caratteristica increspatura sul pelo dell'acqua; d'inverno si raduna in anse riparate o negli strati più profondi
Alimentazione: onnivoro
Maturazione sessuale: 2 anni
Periodo riproduttivo: tra giugno e luglio
Siti riproduttivi: su substrati ghiaiosi e sabbiosi con bassissima profondità e riscaldati dal sole
Modalità riproduttive: frega di massa in grandi branchi, soprattutto nottetempo; le piccolissime uova fecondate vengono abbandonate e schiudono in pochi giorni; è frequente l'ibridazione con altri ciprinidi affini
Status della specie: un tempo ampiamente diffusa è oggi in forte regressione numerica soprattutto nei laghi a causa delle alterazioni ambientali e della diffusione di alcuni parassiti letali
Note ulteriori: è un anello fondamentale della catena alimentare dei grandi laghi, nei quali costituisce il cibo più abituale e frequente dei predatori