Favignana, meravigliosa isola delle Egadi. Luogo davvero incantevole e dove un mare di un blu intenso ed incontaminato ti invita oltre a fare un bel bagnetto anche a fare una bella pescata.
Ho trovato sull'isola Andrea, un capitano davvero simpatico, disponibile, molto esperto della zona e soprattutto che nelle battute di pesca non lascia nulla al caso. Andrea ha un Charter di Pesca che è stato chiamato "La Freccia delle Egadi".
Nella prima mattinata di pesca stiamo nei dintorni dell'isola di Favignana a caccia di qualche dentice. Come prima cosa abbiamo cercato le esche e quindi con le canne leggere ci siamo divertiti per un po' a catturare agugliette e altri pesci adatti allo scopo. Poi iniziamo la traina, ma le condizioni atmosferiche non ci sono favorevoli e purtroppo non vediamo nemmeno una mangiata. Visto che il capitano Andrea organizza anche escursioni turistiche, decidiamo di andare a visitare la vicina e stupenda isola di Marettimo dove facciamo qualche bel bagno ed immersione alla scoperta di meravigliosi fondali che non sono difficili da trovare in queste acque.
La mattina successiva partiamo di buon ora verso il banco Talbot, che si trova a 36 miglia da Favignana direzione Tunisia. Il posto sembra sia eccezionale e pieno di pesci, l'unico problema è che ci vuole un bel po’ di tempo per arrivarci e le condizioni del mare devono essere ottimali. Andrea non ci fa certo annoiare durante il viaggio e scrutando sapientemente l'ecoscandaglio si ferma alcune volte e ci fa provare a pescare a vertical jigging. I primi 2-3 lanci in ogni posto dove ci fermiamo, sono sempre molto proficui e i pesci si susseguono. Pagelli, e qualche scorfano sono le prede piú frequenti.
Arrivati quasi al Talbot cambiamo metodologia di pesca e prendiamo qualche sgombro e occhione da utilizzare come esca. Iniziamo la traina pesante con due canne in pesca. Una sul fondale alla ricerca di grossi dentici e una a metà altezza in ricerca delle ricciole. Una canna di flette subito. Un grosso pagello viene issato a bordo. Ad un tratto anche la canna che trainava sul fondo si piega. Non abituato alle grosse prede, sembrava una lotta contro un treno. Dopo una bella lotta il pesce ha la meglio. Il terminale doppio del 60 viene tranciato. Andrea sospetta che una grossa cernia dopo aver mangiato si sia infilata in una tana. Le condizioni atmosferiche cambiano e ci obbligano a riprendere la strada del rientro dove per un po’ siamo accompagnati da un gruppo di simpatici delfini.
Stupenda giornata che ancora una volta mi ha fatto propendere per il vertical jigging quale miglior e più redditizio tipo di pesca. Se non sapete dove alloggiare, potete chiedere ad Andrea che possiede anche degli appartamenti o casette che può dare in affitto ad ottimi prezzi.
Mappa dell'itinerario di pesca
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Per contattare il capitano Andrea, potete chiamare i numeri 3334232300 o 3287137647 o contattarlo tramite il suo sito internet charterdipesca.egadivacanze.it dove troverete tutte le informazioni necessarie.