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Pesce trota iridea

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Oncorhynchus mykiss Walb.



Nome dialettale (Trentino): iridea

Ordine: SALMONIFORMI

Famiglia: SALMONIDI



Osservabilità: poco frequente

Descrizione: pesce di medie dimensioni simile alle trote tipiche; la forma corporea rispetto alla fario è più compressa ai lati e più tozza, con la testa più piccola e il muso più ottuso; la bocca è di medie dimensioni, armata di denti sia sulle mascelle che sul palato e sulla lingua; occhi grandi; scaglie molto piccole; livrea argentea, macchiettata di nero soprattutto sul dorso, con riflessi verdastri sul dorso e un'evidente fascia di colore rosa, più o meno carico, che corre lungo i fianchi; le pinne caudale e dorsale sono completa- mente picchiettate di nero; parr marks nei giovani

Taglia massima: lunghezza 70 cm, peso 7 kg

Habitat tipico: fiumi pedemontani, torrenti di fondovalle

Abitudini diurne o notturne: diurno

Ambiente preferenziale: lame d'acqua, buche e rapide con rifugi costituiti da pietre e tronchi

Comportamento: vive solitaria fin dalla nascita, difendendo un territorio di caccia e, durante la frega, un territorio riproduttivo; si nutre sia a mezz'acqua che in superficie

Alimentazione: carnivoro

Maturazione sessuale: 3 anni i maschi, 4 anni le femmine

Periodo riproduttivo: tra dicembre e febbraio

Siti riproduttivi: sui fondali ghiaiosi con corrente viva

Modalità riproduttive: la femmina sceglie e prepara il nido scavando una depressione; un maschio le si affianca cacciando gli intrusi; dopo la deposizione e la fecondazione le uova vengono ricoperte e schiudono dopo circa due mesi e mezzo

Status della specie: specie americana introdotta; solo raramente si riproduce spontaneamente nelle acque europee; la sua presenza è dovuta spesso alle semine ittiche artificiali

Note ulteriori: la Trota iridea è la specie più importante per la troticoltura d'acqua dolce, che nel Trentino trova uno dei suoi principali centri mondiali




 

Materiale reperito su Piccola guida all'ittiofauna dei biotopi della provincia di Trento a cura di Lorenzo Betti © Provincia Autonoma di Trento