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Orthrias barbatulus L.
Nome dialettale (Trentino): stria
Ordine: CIPRINIFORMI
Famiglia: OMALOPTERIDI
Osservabilità: rara a causa delle abitudini bentoniche e notturne
Descrizione: piccolo pesce affine ai Cobitidi con la tipica forma allungata e quasi nastriforme; testa piccola; occhi piccoli; bocca minuta che si apre verso il basso circondata da tre paia di barbigli; sul capo, che è leggermente appiattito dorsalmente, risaltano le narici che sporgono con delle appendici tubolari; scaglie molto piccole immerse nella cute; livrea complessiva variabile, con marmoreggiature più o meno regolari di colore marrone sovrapposte a una colorazione fulva; pinna caudale di forma quasi rettangolare
Taglia massima: lunghezza 9-12 cm, peso 10 gr
Habitat tipico: torrenti di fondovalle, risorgive, fiumi pedemontani, laghi di media montagna
Abitudini diurne o notturne: notturno e diurno
Ambiente preferenziale: bassi fondali con corrente moderata, fangosi, ghiaiosi o anche ciottolosi
Comportamento: vive solitario, ma con densità spesso elevate, creandosi tane tubolari scavate nel fango o sotto i ciottoli e uscendone quasi esclusivamente al crepuscolo
Alimentazione: onnivoro, prevalentemente carnivoro
Maturazione sessuale: 2 anni
Periodo riproduttivo: tra aprile e giugno
Siti riproduttivi: in semplici nidi scavati sotto i ciottoli
Modalità riproduttive: la femmina viene attratta dal maschio nel proprio nido, dove depone poche centinaia di uova; queste vengono accudite dal maschio e schiudono dopo due settimane circa
Status della specie: tipica delle acque correnti dei fondovalle, la specie è localmente abbondante, ma in molti casi subisce l'effetto dell'alterazione dei fondali e della qualità delle acque
Note ulteriori: il Cobite barbatello mostra un moderato dimorfismo sessuale; le femmine sono mediamente più grandi dei maschi, che hanno pinne pettorali più robuste e nel periodo riproduttivo si adornano di tubercoli nuziali